2017: il campionato mondiale delle critiche distruttive abbia inizio

Lo sport maggiormente praticato, a Siena come in Italia ma penso in tutto il mondo, è criticare. A Siena credo comunque che si sia campioni mondiali della critica priva di costruttività.

Per tutto il giorno ho cercato foto del Capodanno in Piazza del Campo senza riuscire a trovarne. E visto che non esiste festa senza almeno un selfie, pareva quasi che nessuno fosse stato in Piazza.

Poi però trovi sui social lunghe discussioni sulla festa senese, e tutti son pronti a dire la loro, la maggior parte avendo brindato al 2017 in tutt’altra parte. Neppure io c’ero e quindi mi esimo dal valutare se sia stato successo o flop pazzesco, ma una riflessione voglio farla.

In tempi di ricchezza, in famiglia, per Natale si regala il Woolrich, in tempi di povertà ci si accontenta di regalare una sciarpa. Entrambe coprono dal freddo però in modo molto differente, ma se i soldi non ci sono bisogna accontentarsi di tremare.

Siena ha regalato il Woolrich quando poteva, ed adesso bisogna accontentarsi della sciarpa. A chi, casomai senza esserci, afferma che doveva essere organizzato di più, chiedo cosa avrebbe organizzato, con una cifra modestissima, se si fosse trovato a decidere. Perchè la persona che stimo è quella che sa dare idee vere e realizzabili. Dunque? Cosa avrebbe fatto di meglio?

E a chi dice che devono essere i commercianti a pagare, chiedo con quali armi potrebbe estorcere denaro a esercizi commerciali che al novanta per cento sono franchising e non scuciono un euro. A meno che l’idea non sia quella di far ricadere tutta la spesa sul dieci per cento restante, già in forte difficoltà a sopravvivere.

Invece a chi dice che non farebbe niente, e che agogna una Piazza del Campo senza spettacoli, dove poter passeggiare mano nella mano la notte di Capodanno, vorrei chiedere se si è reso conto di quanto questo ne farebbe una città non romantica ma morta e non attrattiva.

Ai moderati che auspicano musica jazz e classica, vorrei chiedere se questa è gratis (e non credo proprio) e quindi per quale motivo spendere per un genere musicale di una elitè che l’ultimo dell’anno preferisce i caldi salotti alla fredda piazza.

Insomma, se non avete un’idea che, conti alla mano, possa essere realizzabile, non distruggete solo per il gusto di vincere il campionato mondiale della critica. Fornite piuttosto, sempre conti alla mano, una ipotesi alternativa. Nell’attesa, accontentiamoci.

5 pensieri su “2017: il campionato mondiale delle critiche distruttive abbia inizio

  1. Pingback: Editoriale de Il Santo con Rassegna Stampa – Per il 2017 alle polemiche ci pensano i blogger, i senesi dovrebbero pensare a cambiare amministrazione… | IL SANTO NOTIZIE DI SIENA

  2. Laura

    Secondo me è una questione di gusti personali. Mi spiego. Sono stata in piazza a capodanno sia l’anno scorso che quest’anno, e non c’era davvero confronto. La Silent disco dello scorso anno mi è piaciuta moltissimo, ci ho fatto le 5 di mattina e mi sono divertita come non mi accadeva da anni. La piazza era piena. 4 generi musicali diversi che riuscivano a incontrare bene o male i gusti di tutti e ad accontentare più o meno tutti. Anche chi vuole sempre il silenzio! Musica in cuffia e zittiti anche i soliti rompi****.
    Quest’anno a mezzanotte e mezza piazza quasi vuota, gente che a malapena si muoveva un po, molti che la piazza la attraversavano solo senza fermarsi.
    Già vedere un fiume di gente che veniva in su dalla piazza invece che in giù ci aveva insospettito… non è pensabile proporre un genere così di nicchia per capodanno, e così poco adatto per un evento del genere. Capisco che manchino i soldi, ma non credo che l’anno scorso si navigasse nell’oro, e invece ne è venuta fuori una serata stupenda.
    Credo comunque che molto dipenda dai gusto personali. Non è questione di criticare sempre e comunque. Ma quest’anno secondo me non hanno fatto una gran scelta.

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.